Esiti Concorso Nazionale FICLU “La Fabbrica nel Paesaggio”

PROCLAMATI I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2017 DEL CONCORSO FICLU “LA FABBRICA NEL PAESAGGIO”

Foligno, 21 ottobre 2017

Si è conclusa oggi l’ottava edizione del Concorso nazionale ed internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio”, indetto dalla Federazione Italiana Club e Centri UNESCO (FICLU) in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno. Assurto ad evento di primaria importanza nel calendario annuale federativo, è rivolto a operatori “che hanno attivato iniziative e progetti dimostrando una particolare sensibilità nei confronti del Paesaggio”, articolandosi in due distinte sezioni: la prima riservata a imprenditori privati che hanno realizzato o ristrutturato la sede della propria attività; la seconda riservata ad amministrazioni e istituzioni che hanno promosso e attuato iniziative di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio nel rispetto del Paesaggio.

Il Premio 2017 si è svolto sotto l’alto patrocinio della Commissione Italiana per l’UNESCO, dell’ICCROM, dell’ICOMOS, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), della Regione Umbria e del Comune di Foligno. Ha esercitato il ruolo di coordinatore nazionale Gabriella Righi, presidente del Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno, nella sua veste di ideatrice del Concorso; la “macchina organizzativa” messa a punto dal Club per l’UNESCO folignate ne ha curato l’organizzazione e la gestione.

La Commissione di Valutazione istituita allo scopo, sovraintesa dalla Presidente della Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO Prof.ssa Maria Paola Azzario e coordinata dal Presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino Avv. Angelo Paladino, ha visto la partecipazione del Dott. Stefano De Caro /Direttore Generale dell’ICCROM, del Prof. Arch. Giovanni Carbonara /Professore ordinario di Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dell’Arch. Carmen De Luca /Consigliere di Direzione di ICOMOS Italia, del Prof. Marco Devecchi /Docente di Pianificazione Territoriale, Parchi e Giardini alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, dell’Arch. Francesca Riccio /del Segretariato Generale, Coordinamento e relazioni internazionali del MiCBAT, Ufficio UNESCO.

L’edizione che si è appena conclusa ha confermato la grande rilevanza assunta dal Premio: 23 i Club e i Centri per l’UNESCO partecipanti, altrettante le “fabbriche” candidate, 13 le regioni rappresentate (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Sardegna, Sicilia e Umbria); in aggiunta, una candidatura internazionale dalla Slovenia. Le proposte, oltre a distinguersi per importanza e bellezza, sono state apportatrici di nuove idee proponendo inusuali quanto interessanti tematiche di paesaggio culturale.

La cerimonia conclusiva, che ha avuto come prestigiosa cornice lo storico Palazzo Trinci, si è tenuta al cospetto di un folto pubblico costituito, oltre che degli imprenditori e dei rappresentanti delle amministrazioni pubbliche e degli enti iscritti al Concorso, da esponenti delle istituzioni patrocinanti, dai membri dei direttivi e dai soci dei Club per l’UNESCO accorsi per l’occasione a Foligno da tutta Italia.

Ai saluti del Vicesindaco di Foligno Prof.ssa Rita Barbetti sono seguiti gli interventi del Dott. De Caro, del Prof. Maurizio Di Stefano /Presidente Emerito di ICOMOS, della Prof.ssa Azzario e dell’Avv. Paladino. L’On. Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha presenziato attraverso un video messaggio introdotto dall’Arch. Francesca Riccio.

La vasta e interessata platea è stata quindi condotta, attraverso un filmato, in un viaggio virtuale alla “scoperta” delle candidature che si sono contese il Premio 2017, così elencate:

per la prima sezione

  • TENUTA BELLAVISTA INSUENZE, Collesalvetti (LI), su proposta del Club per l’UNESCO di Livorno;
  • VIGNETO PUSTERLA, Brescia, su proposta del Club per l’UNESCO di Brescia;
  • PALAZZO MARTINO FIORINI, Acireale (CT), su proposta del Club per l’UNESCO di Acireale;
  • VILLA MACHIAVELLI, San Casciano Val di Pesa (FI), su proposta del Centro per l’UNESCO di Firenze;
  • AGENZIA DI POLLENZO, Bra (CN), su proposta del Club per l’UNESCO di Pollenzo;
  • FABBRICA +VISTA, Guidonia Monecelio (RM), su proposta del Club per l’UNESCO di Tivoli;
  • CONVENTO DI ACQUA PREMULA, Sellano (PG), su proposta del Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno;
  • TIPOGRAFIA DEL COMMERCIO, Lecce, su proposta del Comitato Promotore per il Club per l’UNESCO di Lecce;
  • CINETEATRO GRIVI, Enna, su proposta del Club per l’UNESCO di Enna;
  • VILLA DEL BORGO, Canelli (AT), su proposta del Club per l’UNESCO di Canelli;
  • TORRE DI SCOPELLO, Scopello (TP), su proposta del Club per l’UNESCO di Palermo;
  • MASSERIA CAPECE, Cisternino (BR), su proposta del Club per l’UNESCO di Brindisi.

per la seconda sezione

  • VIGNA SAN MARTINO, Napoli, su proposta del Club per l’UNESCO di Napoli;
  • PODERE CASE LOVARA, Levanto (SP), su proposta del Club per l’UNESCO di Levanto e Cinque Terre;
  • BIBLIOTECA SAN GIORGIO, Pistoia, su proposta del Comitato Promotore per il Club per l’UNESCO di Pistoia;
  • ROCCA DI VIGNOLA, Vignola (MO), su proposta del Club per l’UNESCO di Bologna;
  • MUSEO SAN PIETRO, Colle di Val d’Elsa (SI), su proposta del Club per l’UNESCO di Siena;
  • GRADISCA E IL SUO VERDE, Gradisca d’Isonzo (GO), su proposta del Club per l’UNESCO di Gorizia;
  • INVASO E DIGA DI MARANA CAPACCIOTTI, Agro di Cerignola (FG), su proposta del Club per l’UNESCO di Cerignola;
  • LA FABBRICA DEI FIORI, San Benedetto del Tronto (AP), su proposta del Club per l’UNESCO di San Benedetto del Tronto;
  • VALORIZZAZIONE DEL PERCORSO DEGLI ANTICHI UMBRI, Gubbio (PG), su proposta del Club per l’UNESCO di Perugia-Gubbio;
  • COILES-MUSEO DELLA CIVILTÀ PASTORALE, Baunei (NU), su proposta del Club per l’UNESCO di Baunei S. Maria Navarrese;
  • BIBLIOTECA DI VILLA DORA, San Giorgio di Nogaro, su proposta del Club per l’UNESCO di Udine.

La cerimonia, coordinata dall’Ing. Maurizio Biondi /Vice Presidente del Club per l’UNESCO folignate e curatore dell’edizione 2017 del Concorso, si è conclusa con la proclamazione dei vincitori. L’ambita riproduzione degli acquarelli creati dall’artista Sergio Marini sui temi Educazione, Scienza, Cultura, Ambiente – “simbolo” del Premio e dei suoi valori fondanti – è stata assegnata “ex aequo” per entrambe le sezioni, precisamente a:

per la prima sezione

  • AGENZIA DI POLLENZO, con la motivazione: “Per la capacità dimostrata di operare unitariamente il recupero di un imponente complesso storico, quanto mai esteso e impegnativo da ogni punto di vista. Ciò tramite l’attribuzione di nuove funzioni culturalmente elevate, innovative e compatibili che hanno assunto una rilevanza internazionale e contribuito, inoltre, alla rigenerazione dell’intero borgo di Pollenzo. “
  • VIGNETO PUSTERLA, con la motivazione: “Per un’operazione di autentico ‘restauro’ del paesaggio, attuato recuperando, in ambiente urbano, circa 4 ettari di terreno ai piedi del Castello e riproponendo l’antica funzione produttiva. Inoltre per la cura nel riutilizzare le esistenti viti ultracentenarie e piante da frutto ‘antiche’. Il Vigneto Pusterla si pone come un perfetto esempio d’interpretazione dei criteri posti alla base del concorso, dove il pregevole risultato storico, estetico e paesaggistico si lega a solide ragioni di uso produttivo del territorio garantendo così la durata nel tempo degli ottimi risultati ottenuti.”

per la seconda sezione

  • VIGNA SAN MARTINO, con la motivazione: “Un ‘miracoloso’ recupero paesaggistico e urbanistico nel cuore di Napoli, frutto della volontà ferrea della proprietà del bene che ha chiesto e sempre caldeggiato, per il terreno in questione, l’apposizione dei necessari vincoli di tutela da parte del MiBACT, onde salvarlo dalle mire della speculazione. Si è riusciti così a preservare e rigenerare, anche sotto il profilo funzionale, riattualizzando un tradizionale uso ‘agricolo urbano’, un pregevole frammento di paesaggio antico già destinato a vigneto ed oggi tornato ad essere tale. La qualità estetica dell’intervento, la cura per i materiali, il positivo impatto ambientale si pongono come un modello per l’intera città.”
  • GRADISCA E IL SUO VERDE, con la motivazione: “Un piano del verde urbano tradotto in un intelligente programma di ‘manutenzione programmata e preventiva’ ma anche in gran parte concretamente realizzato. Esso contempla, inoltre, un sistematico studio del complesso dei parchi della città inteso come “bene monumentale vivente”. L’iniziativa premiata assume il chiaro valore d’importante esempio per altre realtà urbane, in specie relative a grandi città, molto difficilmente attente ai temi della prevenzione.”

La Commissione di Valutazione ha inoltre ritenuto meritevoli di menzione speciale:

per la prima sezione

  • TENUTA BELLAVISTA INSUESE, con la motivazione: “Grandiosa impresa di recupero e rigenerazione territoriale, estesa su una tenuta di circa 700 ettari, che attesta una non comune attenzione per la cura degli aspetti naturalistici e vegetazionali (boschi, laghetti e relative zone umide, coltivazioni con grani antichi). Si tratta d’un investimento di eccezionale impegno attuato, nel rispetto delle esigenze produttive e di sostenibilità economica, con sensibilità, capacità ed ottimi risultati in termini di qualità estetica e d’impatto ambientale”.
  • CONVENTO DI ACQUA PREMULA, con la motivazione: “Per l’impegnativo e meritevole restauro, insieme, architettonico e paesaggistico che ha saputo assicurare, anche in occasione delle recenti sequenze sismiche, la buona conservazione del bene culturale, risalente al XII secolo. Ugualmente valide sono le scelte funzionali capaci di garantire un uso rispettoso dell’antico complesso e, di conseguenza, la sua migliore perpetuazione nel tempo.”
  • MASSERIA CAPECE, con la motivazione: “Per la generosa e ben determinata scelta della proprietà di conservare unitamente la storicità e la bellezza del sito, anche se ciò ha comportato la rinuncia a trarre maggiori utili dai propri terreni. Per aver curato in modo ineccepibile il frantoio ottocentesco con i suoi macchinari ed aver attuato un ottimo restauro architettonico; inoltre per aver previsto, accanto a quelle agrituristiche, funzioni e iniziative qualificate.”

per la seconda sezione

  • PODERE CASE LOVARA, con la motivazione: “Si è molto apprezzata l’idea del FAI di stabilire qui un ‘sito pilota’, per la gestione del territorio con tecnologie sostenibili. Ciò come reazione ai diffusi fenomeni di abbandono in atto. L’esperienza condotta illustra un recupero in chiave contemporanea di forme di agricoltura antica. In tal modo non solo si preserva il paesaggio ma si restaurano in modo misurato e opportuno anche le modeste ma significative presenze architettoniche, dagli edifici ai percorsi ed ai tradizionali muri di terrazzamento.”
  • BIBLIOTECA SAN GIORGIO, con la motivazione: “Per l’accurato recupero di un’area industriale dismessa (ex Breda) associato all’introduzione di una funzione bibliotecaria di alta qualità e concepita in modo innovativo: una “macchina culturale” di grande efficienza, anche grazie alle studiate attrezzature multimediali, apprezzata dalla popolazione ma esemplarmente valida anche in un quadro più ampio. La memoria della vecchia fabbrica si salda, in modo suggestivo, con la moderna espressione architettonica che sostanzia ulteriormente l’atto di riconversione funzionale.”
  • INVASO E DIGA DI MARANA CAPACCIOTTI, con la motivazione: “Si è molto apprezzata l’attenta cura, la valorizzazione paesaggistica e quella naturalistica del lago artificiale creato dalla presenza della diga. Quanto è nato come una semplice struttura irrigua si presenta oggi con caratteri di piena sostenibilità e durabilità, e come un complesso anche esteticamente suggestivo, caratterizzato da una natura vivace e ricca di biodiversità.”

La Commissione di Valutazione ha altresì ritenuto meritevoli di menzione:

per la prima sezione

  • L’imprenditrice Concetta Emmi per il CINETEATRO GRIVI, con la motivazione: “Una coraggiosa e tenace imprenditrice è riuscita a risolvere uno dei più ardui problemi attuali di tutela: quello della conservazione delle sale cinematografiche storiche, perlopiù destinate ad essere profondamente trasformate, nel migliore dei casi in ‘multisale’, o demolite. In questo caso è stata attuata una riconversione, per così dire, ‘immateriale’ che ha conservato il vecchio cinema ma ne ha ripensato radicalmente le funzioni, rendendole rispondenti a più moderne necessità culturali e sociali.”

per la seconda sezione

  • LA FABBRICA DEI FIORI, con la motivazione “Muovendo dal recupero di aree urbane marginali si è sviluppata un’esperienza di grande rilievo, legata alla valorizzazione, tramite il lavoro manuale, delle capacità di giovani con disabilità psichiche. L’attività, di coltivazione di fiori in serra e di manutenzione di parchi e giardini, dimostra un’attitudine straordinaria a recuperare spazi urbani abbandonati e negletti, associandovi inoltre funzioni compatibili ed iniziative di elevato valore sociale.”
  • COILES-MUSEO DELLA CIVILTÀ PASTORALE, con la motivazione: “Sulla base di un’esperienza risalente ad alcuni anni fa, che ha già suscitato l’interesse della FICLU, vale a dire il restauro di ovili tradizionali in pietra e in legno, quasi non lavorati ma combinati e assestati con cura, si è sviluppata un’iniziativa di grande interesse. Questa è stata intesa a replicare, in più occasioni, il restauro e la valorizzazione di altri ovili, da considerarsi quali importanti esempi di bioarchitettura, a fini sia turistici sia di ‘apertura’, rilancio e più agevole frequentazione d’un territorio rimasto fino ad oggi marginale. Al di là del valore proprio di tali semplici costruzioni ciò che più conta è la strategia di ‘recupero’ territoriale attuata.”

Infine, il Premio Internazionale è stato assegnato alla candidatura slovena di Smartno (San Martino in Brda), con la seguente motivazione: “Su un vecchio insediamento fortificato, colpito dal terremoto del 1976 ed, oltretutto, già gravemente danneggiato nel corso della Prima Guerra Mondiale, è rinato un villaggio tradizionale, frutto d’un accurato restauro, pur se con ampie ma sempre ben accorte opere di reintegrazione. Meritevole risulta la circostanza per cui, dopo il sisma, si è rinunciato a delocalizzare l’antico abitato scegliendo invece di conservarlo amorevolmente e di garantirgli una nuova vita. Si tratta d’un esempio che dovrebbe indurre ad opportune riflessioni circa la ricostruzione dei centri antichi, dei borghi e delle frazioni dell’Italia Centrale colpiti dagli eventi sismici del 2016-17.”

Il riconoscimento è stato ritirato dalla Dott.ssa Andrejka Scukovt, intervenuta in rappresentanza dell’Istituto Sloveno per la Tutela dei Beni Culturali, Distretto di Nova Gorica, e dell’Istituto per la Cultura e il Turismo di Brda.

A tutte le candidature che hanno animato l’edizione che si è celebrata è stato indistintamente tributato un plauso, riconoscendo in ognuna importanti valori mirati alla salvaguardia e alla tutela del paesaggio e dell’ambiente.

Nel corso della cerimonia la coordinatrice del concorso Gabriella Righi ha espresso grande soddisfazione nel veder giungere a compimento l’edizione attuale, attribuendone il successo sia alla crescente consapevolezza del suo valore educativo, sia alla passione dei Club e Centri per l’UNESCO nazionali che, anno dopo anno, selezionano e candidano le eccellenze imprenditoriali del loro territorio.

La Presidente Maria Paola Azzario ha sottolineato, infine, come questo Concorso abbia degnamente concluso il calendario FICLU delle celebrazioni dei 70 anni (1947-2017) dei Club per l’UNESCO.

 

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