La Fabbrica nel Paesaggio XII edizione

Proclamati i vincitori dell’edizione 2021 del
CONCORSO INTERNAZIONALE FICLU ed EFUCA
“LA FABBRICA NEL PAESAGGIO”

Sabato 23 ottobre 2021 sono stati proclamati i vincitori della XII edizione del Concorso Internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio”, indetto dalle Federazioni Italiana ed Europea dei Club e Centri per l’UNESCO.
La cerimonia di premiazione è avvenuta in videoconferenza gestita da Palazzo Trinci a Foligno, con pubblico in presenza nel rispetto delle norme anti Covid, a cura del Club per l’UNESCO di Foligno, primo ideatore del Concorso.
Il Concorso, che costituisce una azione molto importante del programma annuale della FICLU – Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO – è rivolto a operatori “che hanno attivato iniziative e progetti dimostrando una particolare sensibilità nei confronti del Paesaggio e dell’ambiente”, e si articola in tre distinte sezioni: la prima riservata a imprenditori privati che hanno realizzato o ristrutturato la sede della propria attività; la seconda riservata ad amministrazioni e istituzioni che hanno promosso e attuato iniziative di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio nel rispetto del Paesaggio, la terza a progetti internazionali.
Il Premio 2021 si è svolto sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e ha ricevuto il patrocinio di: MiC, ICCROM, ICOMOS Italia, Osservatorio Europeo del Paesaggio, Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Comune di Foligno, Regione Umbria e Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Coordinatrice nazionale FICLU per il concorso è Gabriella Righi, presidente onoraria del Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno, ideatrice del progetto.
La Commissione di Valutazione, sovraintesa dall’Arch. Teresa Gualtieri Presidente Nazionale della Federazione Italiana delle Associazioni, Club e Centri per l’UNESCO e dalla Prof.ssa Maria Paola Azzario Vice-Presidente della Federazione Europea delle Associazioni, Club e Centri per l’UNESCO, è stata coordinata dal Presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino Avv. Angelo Paladino.
La commissione era composta inoltre da: Prof. Arch. Giovanni Carbonara/Professore ordinario di Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dott.ssa Luisella Pavan-Woolfe/Direttrice Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Arch. Carmen De Luca/in rappresentanza di ICOMOS Italia, Arch. Alessandra Vittorini/Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Arch. Alfiero Moretti/Membro dell’Assemblea della Commissione Nazionale Italiana UNESCO e Dott. Fabrizio Spada/Responsabile relazioni istituzionali Parlamento Europeo.
L’edizione 2021 ha confermato la grande rilevanza assunta dal Premio: n.22 le “Fabbriche” ammesse, presentate da Club e Centri per l’UNESCO di varie parti d’Italia, delle quali n.15 realizzate da imprenditori privati, n. 6 da amministrazioni pubbliche e n.1 riferita alla sezione internazionale.
Le proposte, di rilevante importanza e bellezza, hanno fornito interessanti modalità di inserimento nel paesaggio in forma sostenibile e nel rispetto dell’ambiente.
Ai saluti della Presidente del Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno Bruna Cascelli Federici, hanno fatto seguito gli interventi dell’Assessore alla Cultura del Comune di Foligno Decio Barili, della Presidente Nazionale FICLU Arch. Teresa Gualtieri, della Vicepresidente EFUCA
Prof.ssa Maria Paola Azzario, del Presidente Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino Avv. Angelo Paladino, del Presidente dell’ICOMOS Italia Ing. Arch. Maurizio Di Stefano e dell’Arch. Alfiero Moretti.
La Presidente FICLU ha inoltre illustrato le varie fasi e i risultati del concorso, ricordando i criteri di valutazione descritti nel Bando.

Un bellissimo filmato ha condotto gli spettatori in un viaggio virtuale alla “scoperta” delle candidature ammesse al Premio 2021.
La cerimonia si è conclusa con la proclamazione dei vincitori.

VINCITORI

1^ SEZIONE:

PRIMO PREMIO

Locanda del silenzio – presentata dal Club per l’UNESCO di Cuneo
“Per la perfetta e piena rispondenza ai tre criteri del Bando, cioè della conservazione tanto di una significativa preesistenza storica, nello specifico un’intera borgata alpina, tramite un suo garbato, adeguato e compatibile riuso, quanto di un paesaggio naturale e culturale di grande delicatezza.
Il tutto avendo garantito un’alta qualità estetica e metodologica dell’intervento di restauro e dimostrato la capacità di sapere recuperare una realtà ormai prossima alla sua perdita totale e di crearne una nuova, in grado di autosostenersi e produrre lavoro senza ‘consumo’ delle risorse storiche e naturali, anzi aumentandone il carattere particolarmente suggestivo.
Tutto ciò nel rispetto del paesaggio e delle vocazioni territoriali oltre che della creazione di luoghi gradevoli di ospitalità ed accoglienza, dedicati preferibilmente al ‘turismo lento’, ed assolutamente rispettosi sotto il profilo dell’impatto ambientale. A ciò si aggiunge un’attenzione all’ambiente circostante, nelle sue diverse vocazioni a pascolo, coltivazione ed anche necessaria riforestazione”.

2^ SEZIONE:

PRIMO PREMIO

Campus delle Nazioni Unite – presentata dal Centro per l’UNESCO di Torino

“Esempio di perfetta rifunzionalizzazione, compatibile, innovativa e duratura, legata a pratiche di gestione sostenibili, ad una particolare cura del verde ed, in sostanza, al rispetto del paesaggio in cui hanno parte anche le rive del Po.
Si tratta d’un interessantissimo intervento che assicura una piena compatibilità funzionale, il trattamento rispettoso degli esterni, con attenzione alla componente paesaggistica, ed anche un’alta qualità della sistemazione interna dei vari padiglioni, adibiti ad attività, come detto, formative ma anche, nei piani superiori, a residenze di docenti, ospiti e allievi”.

 

SEZIONE INTERNAZIONALE:
PREMIO EUROPA

Hai Afara – presentata dal Club per l’UNESCO “Re Italo” di Reggio Calabria per la ROMANIA
“Si tratta d’un tipo di intervento o, meglio, di un’iniziativa ‘immateriale’, ricca di valori simbolici, politici e sociali. Il tratto, paesaggisticamente interessante, del Danubio in questione, che in passato costituiva una barriera fra Stati appartenenti a realtà geopolitiche diverse (Romania e Serbia), è diventato percorribile come segno ‘una riconquistata libertà e di un rinnovato dialogo fra Nazioni. Ciò tramite l’organizzazione d’un servizio di canoe meritevole di attenzione anche perché si rivolge, favorendole, alle fasce deboli e giovani della popolazione, offrendo motivi di svago, socializzazione e integrazione.”.

RICONOSCIMENTI E MENZIONI

1^ SEZIONE:
MENZIONE SPECIALE

Terra AUT – presentata dal Club per l’UNESCO di Cerignola
“In una prospettiva di totale sostenibilità ecologica, Terra AUT si pone anche, come testimonianza di speciale coraggio ed impegno civile, quale attività di cura e recupero di terreni confiscati alle mafie. Ciò nei termini di una grande e meritoria attenzione sociale, per il fatto di offrire occasioni di lavoro ad ex-carcerati e tossicodipendenti, per facilitarne il reinserimento nella società civile, e di condurre anche un’attività educativa molto delicata, rivolta, tramite visite appositamente organizzate, agli studenti dei vari ordini e gradi di scuole.
Al recupero di un territorio fisico si accompagna quindi quello di un territorio, per così dire, di legalità, solidarietà ed operosità che si traduce nella rinascita di un paesaggio abbandonato e degradato”.

MENZIONE SPECIALE
Loccioni – proposta del Club per l’UNESCO di Tolentino
“Modello di impresa della conoscenza, che grazie alla managerialità, all’innovazione e all’internazionalizzazione, sviluppa lavoro e competenza nel territorio e nel mondo.
Per la sua attenzione non solo alla ricerca tecnologica e sviluppo produttivo, ma anche per riqualificazione ambientale e conservazione dell’ecosistema nelle aree circostanti l’insediamento
industriale”.

2^ SEZIONE:
MENZIONE SPECIALE

Aeson – presentata dal Club per l’UNESCO di Gorizia
“Si tratta d’una serie d’intelligenti iniziative, prevalentemente artistiche (land-art, danza, musica ecc.) relative al Parco dell’Isonzo, il cui nome preromano è appunto Aeson. Il tutto secondo un concetto di totale rispetto dell’ambiente, tramite l’uso di materiali come legno, frasche, sterpi ecc. che, nel tempo relativamente breve di una o due stagioni, ritornano allo stato di natura, in una virtuosa circolarità pienamente ecologica. Eppure da tali semplici materiali i giovani artisti dimostrano di saper trarre opere molto suggestive tramite il ricorso, com’è scritto, ad una “quieta” fantasia.
L’iniziativa si pone come un servizio ai cittadini, di alta valenza sociale anche perché mira a porre a contatto anziani e giovani. Si tratta di un’esperienza davvero affascinante e meritevole di essere segnalata, pur in assenza,fortunatamente in questo caso, di una specifica ‘fabbrica’.”.

MENZIONE SPECIALE
Villa Cosentino – presentata dal Club per l’UNESCO di Acireale
“In un antico complesso ben restaurato e molto curato, anche nel verde che lo circonda, si è avviata un’iniziativa di economia sostenibile, declinata in prevalenza al femminile. In laboratori specializzati si pratica la tradizionale lavorazione del tombolo, ricollegandosi ad una tradizione culturale risalente al Settecento ed all’attività promossa dalla famiglia dei baroni Cosentino.
Ma, in generale, si cura lo sviluppo di un artigianato di qualità non in modo esclusivo ma aperto a forme di partecipazione.
In questo caso risulta, quindi, quanto mai apprezzabile la solida unione di tematiche proprie al patrimonio materiale e immateriale, in perfetta sinergia.”
A tutte le candidature che hanno animato l’edizione che si è celebrata sono stati tributati riconoscimenti di Alto Valore Ambientale e Sociale, riconoscendo in ognuna importanti valori mirati alla salvaguardia e alla tutela del paesaggio e dell’ambiente, dimostrando anche con originalità in quale modo si può fare impresa.

PER LA PRIMA SEZIONE
Fabbrica Club proponente

Villa La Personala Club per l’UNESCO di Modena
Consorzio Motta Club per l’UNESCO “Re Italo” di Reggio Calabria
A Casalab Club per l’UNESCO di Reggio Emilia
Kalat Scibet Club per l’UNESCO di Enna
La Casaccia-Ars et Consilia Club per l’UNESCO di Udine
Castel di Luco Club per l’UNESCO di San Benedetto del Tronto
Posta Donini Club per l’UNESCO di Perugia-Gubbio/Alta Umbria
Il Pianeta delle idee Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno
Zafferano e Spezie di Sardegna Club per l’UNESCO di Cagliari
Ars Apua Club per l’UNESCO di Carrara
Nascar Hotel Club per l’UNESCO di Baunei
Hobby Flor Club per l’UNESCO di Isili

 

PER LA SECONDA SEZIONE

Museo Etnografico del Bosco Club per l’UNESCO di Siena
Il Cistenone Club per l’UNESCO di Livorno

Rocca d’Anfo Club per l’UNESCO di Brescia

 

Nel corso della cerimonia la coordinatrice del concorso Gabriella Righi, dopo aver ribadito lo scopo educativo e non competitivo del Premio, ha espresso grande soddisfazione nel veder giungere a compimento l’edizione attuale, attribuendone il successo sia alla crescente consapevolezza del suo valore educativo, sia alla passione dei Club e Centri per l’UNESCO nazionali che, anno dopo anno, selezionano e candidano le eccellenze imprenditoriali del loro territorio.